Pre e post tricopigmentazione: tutto ciò che si deve fare

Anche se la tricopigmentazione è un trattamento relativamente facile e non invasivo, è necessario preparare il cuoio capelluto alla terapia. Per rendere ottimale l’esecuzione del lavoro è quindi indispensabile assumere o evitare specifiche abitudini che renderanno tutto più facile e sicuro, inclusa la guarigione.

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Pre – tricopigmentazione

Per prepararsi, è preferibile rasare tutto il cranio a zero (rasoio), o lasciare una lunghezza che non supera i 2 mm. Questo faciliterà tutto e renderà più realistico il risultato. Se si utilizzano cosmetici quali fondotinta o colorazioni del viso, è preferibile truccarsi alla perfezione come si era abituati a fare prima della rasatura/perdita dei capelli, per offrire indicazioni esatte sull’attaccatura dei capelli (hairline). (Tutto questo se si vuole raggiungere l’effetto rasatura, di cui abbiamo parlato in questo articolo).

Per quanto riguarda le cicatrici, è obbligatorio presentarsi a cicatrizzazione completamente conclusa e avvenuta con successo. Quindi dev’essere di un colore perlaceo e relativamente piatta. Rimane confrontarsi con il proprio chirurgo. Nel periodo post prima seduta, la cicatrice sarà ancora abbastanza visibile, invece nella seconda comincerà ad avere una buona copertura. Talvolta si può effettuare una terza seduta, la scelta avviene solo in base alla qualità del derma cicatriziale.

In tutti gli altri casi, il cliente è tenuto a presentarsi con la lunghezza di capelli che vuole mantenere dopo la tricopigmentazione o che tiene tutti i giorni.

Cosa evitare

Si consiglia di non assumere, per come minimo una settimana prima della terapia, dei farmaci che potrebbero in alcun modo alterare il flusso normale del sangue, come coagulanti o sostanze fluidificanti. Evitare anche di esporsi al sole nei giorni precedenti al tatuaggio (almeno sette giorni), cosicché si evitino irritazioni o eritemi che renderebbero impossibile lo svolgimento del lavoro.

L’effettuazione di questo tatuaggio non ha alcuna ripercussione su una cute ricca di capelli e sana, non impedirà la crescita naturale dei capelli e non li danneggerà in alcun modo.

Applicare la tricopigmentazione su una zona completamente spoglia di peli e capelli non ostacolerà la possibilità di un eventuale futuro autotrapianto.

Non interferisce neanche con i farmaci assunti fino a quel momento per trattare la zona dello scalpo, anche se è bene evitare l’assunzione dei farmaci prima e dopo il trattamento.

Post – tricopigmentazione

Quasi tutte le domande poste riguardo al post trattamento, riguardano i periodi di recupero. La tricopigmentazione è molto meno dolorosa e invasiva di quanto si pensi. Il 90% dei trattamenti viene confuso in una giornata, tranne per alcuni casi specifici come l’alopecia, che talvolta necessita una mega sessione di due giorni. La zona appare arrossata subito dopo aver finito il lavoro, a causa dell’infiammazione del tessuto sottoposto alla terapia. Questo alone rosso, nella maggior parte dei casi sparisce in 24 ore, talvolta però ne impiega 48.

L’operatore consiglierà pomate lenitive da applicare per accelerare questo processo di decongestione. Una volta concluso, il lavoro risulterà molto più nitido, anche se meno coprente di quanto si aspetti il cliente. Il singolo puntino risulterà leggermente più scuro di quello che effettivamente sarà in futuro, con bordi molto definiti. E’ il periodo di cicatrizzazione della tricopigmentazione, ed è temporaneo.

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Guarigione – cosa evitare e cosa fare

Prima che il derma guarisca completamente, ogni puntino subirà uno schiarimento e in conclusione uno scurimento leggerissimo. La conclusione di questa apparente guarigione del tessuto, corrisponde all’inizio del secondo periodo di assestamento del pigmento nella pelle.

Solitamente la completa guarigione dura un mese. I puntini si allargheranno di diametro, aumentando la copertura della zona. Ecco perché bisogna aspettare un periodo di 40/60 giorni prima della seconda terapia: si rischia di andare a scurire eccessivamente la zona.

Per quanto riguarda le abitudini sanitarie, restano invariate, sarà solo necessario scegliere prodotti naturali per lavare il capo. E’ anche consigliato indossare un cappello/bandana/berretto dopo la tricopigmentazione, per non alterare i pigmenti con la luce del sole.

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