Sappiamo tutti che le tinte per capelli possono aiutare sia uomini che donne con il look. Per cambiarlo, o semplicemente per coprire i capelli bianchi. E’ ormai chiaro ad ognuno di noi che la maggior parte contiene sostanze cancerogene. Ma siamo al corrente di ciò che queste tinte provocano davvero al nostro cuoio capelluto? Partiamo dal presupposto che avere come filosofia la frase “se mi tingo i capelli solo una volta ogni due mesi non succede nulla”, è sbagliatissimo.
Composizione delle tinte e decolorazione
La maggior parte delle colorazioni contiene sostanze come ammoniaca e parafenilendiamina. Quest’ultima è estremamente tossica, specialmente per le mani dei parrucchieri, che sono costretti a farne uso ogni giorno. Non parliamo poi della decolorazione. Dovrebbe essere una tecnica illegale secondo la maggior parte degli hair stylist. Questo termine è incompatibile con il concetto di capelli sani. Come funziona la decolorazione con acqua ossigenata in poche parole. Il nostro capello contiene due melanine di colore rosso e nero. Quando si applica lo sbiancante, alla prima passata viene via soltanto la melanina di colore nero. Ecco perché i capelli assumono quel colore rossastro. Servirà pertanto un secondo passaggio, e a quel punto la chioma avrà un colorito giallo pallido. I capelli saranno anche più sfibrati che mai. Ma, dato che lo stress non è abbastanza, bisognerà applicare anche la tinta che rappresenta il colore finale, che darà l’ultima “batosta” alla vostra zazzera.
Allergie e ustioni
Tornando al discorso delle tinte, aggiungiamo un paio di punti alla lista dei contro. Prima di tutto, non si può mai sapere se il colorante scelto vi procurerà allergie. Per questa ragione, è sempre fare un piccolo test e applicare poco prodotto sulla pelle dell’avambraccio, aspettare qualche minuto e vedere la reazione. In secondo luogo, rischiate una bruciatura della pelle sotto alla chioma e anche di quella sulle tempie e sulla parte alta della fronte.
Quando applicate la tinta per capelli è normale sentire un leggero pizzicore, ma se questo vi sembra esagerato, sciaquate i capelli immediatamente. In caso i capelli dovessero addirittura cadere, e non lo augurerei a nessuno, è bene cominciare a informarsi sulle soluzioni (guarda gli articoli sulla tricopigmentazione e sul trapianto di capelli FUE). C’è anche il pericolo di riscontrare un cancro, in casi estremi, se applicherete tinte esageratamente frequentemente. E’ bene essere molto prudenti e ricordarsi sempre di stare utilizzando prodotti chimici.
Le soluzioni
Chiaramente, anche dopo tutto ciò che avete appena letto, non è necessario escludere dalla vostra vita le colorazioni per capelli. Ce ne sono alcune molto valide che non contengono sostanze cancerogene:
Costo: 11 euro
Le condizioni dopo
la colorazione sono ottimali
e la tolleranza è molto buona.
Costo: 12 euro
Le revisioni di questo prodotto
sono tutte positive,
non è aggressivo.
Costo: 7 euro.
Forse quello leggermente meno
consigliato fra i tre, ma i risultati anche
in questo caso non vi deluderanno.
L’henné è un’altra soluzione. E’ una sostanza naturale
che viene prelevata da una pianta e che macchia la pelle e i capelli temporaneamente.
Nella cultura indiana viene utilizzata non solo per colorare i capelli
(il risultato saranno dei riflessi rossi molto naturali), ma anche per fare tatuaggi temporanei e lentiggini temporanee.
Come ultima nota, se i capelli non li avete e vi viene in mente la malsana idea di colorarvi il cranio per ricreare un effetto “chioma folta”, non fatelo. Tenete sempre in considerazione la tricopigmentazione e il trapianto di capelli FUE, mi raccomando!

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